La sindrome di Penelope: quel continuo, angoscioso, pacato e rassegnato aspettare che accada qualcosa, che ritorni a casa qualcuno a colmare il vuoto lasciato dagli anni, aperto come una voragine nel petto. Quella triste consapevolezza che invece non accadrà nulla, nessuno busserà più alla porta, il tempo perso non tornerà perché la vita è trascorsa ed il resto, quello che ne rimane, è contrassegnato da una solitudine e da un dolore muto destinati a durare fino alla fine dei propri giorni.
Solitudine, tristezza e nostalgia sono i tarli che rodono e consumano lentamente il benessere psicologico delle donne anziane. I ricercatori dell’Università di Messina hanno accertato, in un recente studio, che a soffrire maggiormente della sindrome di Penelope, com’era d’altra parte ovvio, sono le vedove ed in generale chi è rimasta sola per un motivo o per un altro.