
È già da oggi frequentissimo il telelavoro. L’attività lavorativa viene intesa sempre più in modo flessibile, sia per quanto riguarda gli orari che per quanto riguarda il grado di libertà per la risoluzione dei diversi obiettivi. È recente un sondaggio promosso da Vodafone in Gran Bretagna che avvalora questa tesi. Sembrerebbe che ben il 70% dei manager che sono stati intervistati hanno dichiarato di essere a favore di un lavoro flessibile e la maggior parte di questi è donna. Ma forse è meglio specificare cosa si intende per lavoro flessibile.
Circa un decennio fa, Leonard Guarente, biologo del MIT, aveva scoperto che una dieta assai povera di calorie può renderci più longevi, attivando una risposta fisiologica attraverso un gruppo di proteine chiamate sirtuine. Ora, però, lo stesso Guarente e i suoi ricercatori hanno scoperto che proprio un livello più alto di questo tipo di proteine può generare un aumento degli stati ansiosi. Ciò sarebbe stato riscontrato sia in alcuni esperimenti su topi da laboratorio, sia in due studi più ampi sugli uomini.
Sembrerebbe che i bambini, anche in tenerissima età, siano molto attenti a come ci comportiamo noi “grandi”, e tendano ad agire di conseguenza. Infatti, i bambini e i neonati guardano gli adulti, osservano i loro comportamenti e tendono anche ad imitarli, ma riconoscono anche se si possono fidare di loro o no, e solo in questo caso, poi, ne apprendono e ne mettono in pratica i modi di fare. E’ quanto emerso da una ricerca svolta dalla Concordia University di Montreal e pubblicata nella rivista “Infant Behavior and Development”.
La competitività, l’essere competitivi, è una caratteristica che può aiutarci ad intraprendere sfide più ardue, ma può farci sentire più frustrati laddove ci sentiamo di riuscire meno degli altri. La società in cui viviamo tende spesso ad incoraggiare questa caratteristica, che, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista “Psychology and aging”, sarebbe più sviluppata negli uomini e raggiungerebbe il suo massimo intorno ai cinquant’anni, fra i 45 e i 54, per l’esattezza.