
Ne abbiamo parlato spesso su IoValgo. L’obesità è una patologia da non sottovalutare e sempre più dilagante al giorno d’oggi nella società dei take away e dei fast food. Due recenti studi americani hanno, infatti, constatato quanto l’obesità possa influire sulla salute della nostra mente. Il cervello, in particolare l’area dell’ipotalamo, andrebbe letteralmente in tilt a causa dell’eccesso di cibo. A condurre le due ricerche sono stati il Professor Michael Schwartz dell’Università di Washington e il Prof. Jeffrey Flier del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston.
Generalmente, ciò che noi consideriamo “giusto” o “sbagliato”, “moralmente accettabile” o “immorale” dipende sia dal comune sentire etico della società, sia dalla nostra scala di valori. Molto, però, può dipendere anche da come la nostra mente reagisce a ciò che viene considerato ingiusto o immorale. Un recente studio, pubblicato sulla rivista “Frontiers in Evolutionary Neuroscience”, ha cercato di comprendere meglio proprio se c’era una particolare risposta del cervello a stimoli riguardanti azioni considerate come “immorali”.
Capita a tutti di incontrare qualcuno con la faccia arrabbiata, e di pensare che magari è arrabbiato con noi, anche se non lo conosciamo. Dovremmo, in tal caso, considerare che questa persona, magari, non ha qualcosa contro di noi in particolare, ma semplicemente avuto una cattiva giornata, o ha ricevuto qualche cattiva notizia, quindi forse ce l’ha col mondo in generale.
