Multitasking ad ogni costo? La capacità di essere versatili, dedicarsi a più attività contemporaneamente, sviluppare più di un’abilità, è, oggi più che mai, osannata da una società in perenne movimento che ha bisogno di persone che fanno un po’ di tutto e forse facendo un po’ di tutto a conti fatti non fanno niente, verrebbe da dire. In tanti amano e non si sentono affatto stressati da questa frenesia e anzi restano produttivi proprio grazie a sollecitazioni che gli arrivano da più fronti e da richieste anche molto diverse tra loro. Altri invece possono soccombere e sentirsi incapaci di reagire alla richiesta di far tutto e farlo bene. Gli esperti ci rassicurano: non c’è da vergognarsi se il multitasking proprio non fa per noi o comunque ci riusciamo ma non ci piace.
Redazione
Tradimento?Fatelo nel posto giusto!
Già qualche anno fa si parlava di tradimenti da parte di testate importanti come Repubblica. E dall’indagine si poteva cogliere che solo tre coppie su dieci risultavano essere fedeli. L’Italia risultava essere un Paese con un popolo di fedifraghi e l’ adulterio appariva come una pratica normale, priva di ogni senso di colpa. Oggi non siamo di certo qui per fare l’apologia del tradimento. Ma sicuramente questo è un problema molto comune. Chi nella vita non è mai stato tradito o non ha mai commesso una scappatella?
La forza delle donne è nel DNA
Gigi D’Alessio, il noto cantante napoletano, in una sua canzone diceva: “La forza delle donne
non può finire mai . L’amore delle donne non ci abbandona mai”. A quanto pare, dal mondo scientifico, arriva una conferma della forza del gentil sesso. E’ il risultato di uno studio condotto dall’Università di Gent, in Belgio. Si è scoperto che il sistema immunitario delle donne è molto forte nel combattere le malattie, compreso il grave cancro.
Depressione, vincerla in otto passi
Come sconfiggere un malessere subdolo qual è la depressione? I suoi sintomi, infatti, scoraggiano all’azione e dunque diventa difficile contrastarne gli effetti, vincere la bassa autostima, riacquistare le energie e l’entusiasmo. Abbiamo raccolto i consigli di diversi psicologi sintetizzandoli in otto passi fondamentali per superare quello che, è bene ricordarlo, è un male assolutamente curabile, un disturbo molto comune. Dobbiamo dunque trattarlo come una qualsiasi altra malattia fisica e prendere i dovuti provvedimenti.
Geni, alla ricerca di un nuovo Einstein
Gli esperti si interrogano da tempo su un quesito a dire il vero di non facile risoluzione: troveremo un altro Einstein? Nascerà un genio altrettanto sorprendente? Alcuni affermano che non ci riusciremo mai e che non dovremmo nemmeno provarci perché è impossibile, altri invece, più fiduciosi, sono convinti che non lo troveremo affatto perché sarà a lui a trovarci, a farsi notare come solo un genio sa fare. D’altra parte, come afferma la terza legge di Arthur C. Clarke,
ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.
Ma cos’è un genio e perché consideriamo alcune persone geniali?
Di cosa non sono capaci le donne?
Il mondo lavorativo è un campo d’azione difficile per tutti. In questi tempi di crisi economica trovare un lavoro soddisfacente è un miracolo per molti. Ma soprattutto per le donne è sempre più complicato farsi strada in un mondo in cui vigono stereotipi e condizionamenti di ogni tipo, in cui di regola il capofamiglia è l’uomo, che si occupa della gestione familiare e del lavoro.
Il figlio preferito non è un mito
Se parlassimo con un genitore ci risponderebbe che non si può fare la differenza tra un figlio e l’altro. Ma è anche vero che il bene non si può dividere in parti uguali. Quante volte un genitore concede maggiori attenzioni ad uno dei suoi figli coccolandolo di più o perché lo vede più debole rispetto agli altri o perché lo sente più vicino al suo essere? Per molti si tratta di stereotipi e stupide convinzioni. Ma secondo gli studiosi dell’Università della California la credenza che un genitore abbia un figlio prediletto non è un mito.
Il lato positivo dell’autunno, come sconfiggere la tristezza autunnale
L’autunno, che a dire il vero ci sta regalando un caldo finire d’estate anche in questi primi giorni di ottobre, può renderci malinconici e farci sentire giù di morale. Non è solo il cielo grigio che può metterci tristezza creando scenari meno radiosi delle giornate soleggiate estive e lunghe. La mancanza di luce porta ad una produzione inferiore di ormoni della felicità, quelle sostanze che il nostro organismo secerne quando ci lasciamo coccolare dai raggi del sole e lasciamo che il benessere, l’ottimismo ed il calore si diffondano nel nostro corpo e di conseguenza nella nostra mente, facendoci stare bene. Come possiamo trovare il lato positivo nell’autunno?
Le lezioni di vita di Steve Jobs
La scomparsa di Steve Jobs ha privato il mondo del messaggero, non del messaggio di una vita che oggi più che mai continua ad ispirare migliaia di persone in tutto il mondo che in quell’invito a credere in se stessi ed a sognare del fondatore della Apple vede finalmente una via d’uscita dai tanti richiami al conformismo che ci circondano nella voce dei mediocri, di chi si adatta, di chi cambia per non morire, per essere amato e non si accorge che rinnegando se stesso e le sue passioni è già morto nel profondo.
Ansie? Per le mamme ce ne sono tante
La gioia più grande per una donna è quella di dare alla luce un bambino. È un evento che cambia completamente la vita di una donna, il suo modo di pensare, il suo atteggiamento nei confronti del mondo. Proprio per questo le ansie quando ci si trova con un bambino da crescere sono tantissime. Una marea di pensieri affollano le menti delle giovani mamme. È interessante notare, a proposito di questo argomento, i risultati di un sondaggio indetto da Huggies.
In autunno cala il desiderio per le donne
A sentire maggiormente l’influsso autunnale sono le donne. Vi sentite stanche, scocciate, e senza voglia di fare? Gli esperti lo chiamano “male d’autunno” ed interessa circa 12 milioni delle donne italiane che sono afflitte da sintomi come il calo del desiderio sessuale, il cambiamento d’umore, l’insonnia ed improvvisi attacchi di fame. Il disturbo viene chiamato anche SAD, ovvero Disturbo Affettivo Stagionale. IoValgo ne aveva già parlato in questo post. Poco tempo fa se ne è occupata la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) durante il convegno nazionale organizzato a Palermo.
Rabbia, come aiutare gli adolescenti ad incanalarla
Nulla viene dal nulla, spiega Signe Whitson, autrice di How to Be Angry: An Assertive Anger Expression Group Guide for Kids and Teens, a proposito della rabbia che crediamo spesso immotivata e che ci fa quasi paura, comune in molti adolescenti e bambini nei confronti dei loro coetanei e che spesso sfocia in conflitti più gravi che preoccupano genitori ed insegnanti e la società tutta. L’esperta spiega che bisogna guardare oltre quello che è il comportamento superficiale di un bambino e capire perché anche a sette anni e tra amichetti possano sorgere sentimenti così forti e dirompenti di aggressività.
Invecchiare senza vergognarsi
Nascondere i segni del tempo che passa inesorabile è diventata per molti un’ossessione. Una parte di responsabilità sicuramente è da imputare ad una società che attua sempre più campagne denigratorie contro quello che è un fenomeno naturale, da affrontare con serenità e non con timore, paura, ansia, voglia di nascondere ad ogni costo i propri anni come fosse un reato aver superato una certa soglia e non un motivo di orgoglio, di crescita, maturità. Si viene spinti a regredire ad una fase adolescenziale in cui la caccia al brufolo ossessiva è sostituita dall’ansia di smacchiare via le rughe, finanche la più piccola. Se è importante sentirsi e mantenersi in forma, curarsi e non lasciarsi andare ad ogni età, la psicologa american Vivian Diller, autrice di FACE IT: What Women Really Feel As Their Looks Change, ritiene che ci siano invece dei comportamenti lesivi dell’immagine di una persona avanti con gli anni che vanno al di là dell’estetica.
Uomini, molti insoddisfatti a letto
È il risultato di una ricerca condotta in Inghilterra. Soprattutto gli abitanti del Nord Europa non sembrano molto soddisfatti della loro vita sessuale. Infatti, ben la metà degli intervistati ha dichiarato di essere infelice per le abitudini sessuali che ha. Però, le donne non devono disperare.