Facebook, il social network con la s maiuscola, la piattaforma che ci aiuta a mantenere i contatti con persone più o meno vicine e che, diciamolo, a volte ci riavvicina, per fortuna o meno, persino con chi sentivamo lontano anche quando si trovava a pochi centimetri da noi. Quando mi capita di imbattermi in qualcuno, rari, rarissimi incontri, che è fuori dal faccia a faccia virtuale, un po’ mi sorprende la determinazione con cui non si lasciano trascinare nel tunnel travolgente della condivisione a portata di clic. La domanda è: si può rimanerne fuori senza sentirsi tagliati fuori e soprattutto senza tagliare qualcuno fuori?
Redazione
Rapporto con gli altri, i risultati del test
Rapporto con gli altri, come capire il nostro modo di porci con chi ci sta intorno e come partire dagli errori e dagli atteggiamenti poco costruttivi più comuni per migliorare la nostra vita sociale e le relazioni interpersonali, per dare e ricevere in maniera non sbilanciata. Pubblichiamo i responsi del test realizzato dallo psichiatra Mark Goulston, autore di Just Listen: Discover the Secret to getting Through to Absolutely Anyone.
Rapporto con gli altri, un test per capire e migliorare il modo di interagire
Cari amici di Iovalgo, approfittiamo del tempo libero che ci concede il fine settimana per analizzare il nostro rapporto con gli altri, un punto fondamentale di un percorso verso il miglioramento che non può che passare necessariamente anche per una visione più ampia del nostro modo di interagire, farci capire e capire. Lo facciamo con un test che può aiutarci a comprendere se il nostro atteggiamento verso chi ci circonda è più improntato su quello che concediamo piuttosto che su quello che ci aspettiamo di ricevere. Il test è stato realizzato dallo psichiatra Mark Goulston, autore di Just Listen: Discover the Secret to getting Through to Absolutely Anyone. Siete pronti?
Perfezionismo, quando errori ed imprecisioni si trasformano in fallimenti
Il perfezionismo può essere considerato alla stregua di un crimine contro l’umanità. Laddove la flessibilità ed il sapersi adeguare garantiscono infatti la sopravvivenza della specie in un mondo in continua e rapida evoluzione, il perfezionismo tende piuttosto ad irrigidire il nostro comportamento. Perfezionisti non si nasce, si diventa, magari già in tenera età ed in misura sempre maggiore a causa della pressione crescente che incombe oggi sui bambini, caricati di troppe aspettative, assillati dalle pretese di successo avanzate dai genitori. Un continuo incitare a fare meglio ed al meglio che viene percepito dai giovanissimi come uno stato di critica incessante ed assillante, che spinge a mollare prima di iniziare se si è già consapevoli di non poter arrivare in cima.
Ecco la dieta per la maturità
Continuiamo a parlare di esami di maturità ed oggi passiamo in rassegna l’aspetto legato alla cucina.
Se nei giorni scorsi vi abbiamo parlato delle regole legate al sonno ed alla concentrazione dell’individuo, per far si di avere buone prestazioni, oggi parliamo invece dell’alimentazione.
La maturità, vissuta come stress, e soprattutto in vista degli esami orali, subito dopo gli scritti di questi giorni, diventano un problema per il nostro corpo, ed ecco che allora cerchiamo di mettere su un po’ di energie valide per affrontare dopo l’insonnia, anche gli orali.
Ecco la macchina del sonno
Soffri d’insonnia, non riesci a dormire oppure i pensieri attanagliano la tua mente?
Sembra proprio che i tuoi problemi siano finiti, e tutto questo grazie ad una macchina piccola, portatile, stimolante e soprattutto indolore.
Oggi parliamo della macchina del sonno, un prodotto che è destinato a far parlare di se per tempo e che nasce dall’obiettivo di un gruppo di ricercatori italiani, tutti coordinati dal Professor Luigi De Gennaro, docente di psicologia alla Sapienza di Roma, insieme al Professor Paolo Maria Ro Rossini, docente di Neurologia alla Cattolica di Roma.
Ansia, l’aria inquinata scatena reazioni di paura
Respirare aria inquinata genera ansia e mette in agitazione il nostro equilibrio psichico, oltre a provocare un danno evidente alla salute fisica, favorendo come fa lo sviluppo di malattie respiratorie, di asma, allergie, e causando una maggiore incidenza di patologie cardiovascolari. Se ne parla in un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente alle due università di Bristol e Southhampton nel Regno Unito. La ricerca, pubblicata nei giorni scorsi dalla rivista di divulgazione scientifica Neuropsychopharmacology offre dati interessanti sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sul benessere della nostra mente.
Come prepararsi alla prova orale degli esami di maturità
Maturità: lasciata ormai alle spalle la notte prima degli esami, l’incognita sulle tracce dei temi che spesso non fa chiudere occhio fino al mattino seguente quando finalmente vengono svelati gli argomenti tra cui scegliere, gli studenti alle prese con le altre prove scritte iniziano già a pensare alla fase finale, l’ultima agognata tappa: la prova orale. Come prepararsi al meglio senza accumulare una tensione eccessiva nei giorni precedenti? Come vestirsi e quali atteggiamenti assumere per fare colpo sulla commissione e non sembrare tentennanti ed impreparati? Ce lo spiega ancora una volta la dottoressa Paola Marinelli, psicoterapeuta esperta di psicologia della scuola.
Il linguaggio del corpo, comprendere la comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale, il linguaggio del corpo: gesti, postura, sguardo, tono e volume della voce, ritmo, movimenti involontari o più o meno studiati che lasciano trapelare un messaggio spesso molto più esplicito e diretto delle nostre parole. Un modo di parlare all’altro che non di rado tradisce le nostre reali intenzioni, quel pensiero che si nasconde, neanche troppo velatamente, in un abbassare gli occhi repentino, nell’arrossire, nella delusione che traspare dalla stizza palesata sul nostro volto. Ma come imparare a comunicare non verbalmente e soprattutto, abilità decisamente molto più utile ed intrigante, come interpretare i segnali non verbali emessi dei nostri interlocutori?
Salviamo la maturità
In tanti credono che salvare la maturità, significhi studiare fino a notte fonda, oppure fare le corse di gruppo tutti insieme alla fine, per essere preparatissimi in quei giorni.
Molti altri si limitano semplicemente a preparare tonnellate di materiale per copiare gli scritti e per avere rapidi suggerimenti all’orale. Ma non è proprio così.
I compiti a casa
Per i bambini, molto spesso, i compiti a casa, vengono visti come un trauma ed una scocciatura.
Non permettono di andare a giocare a calcio con gli amici, di vedere i cartoni animati preferiti, oltre che ci mettono spesso in discussione con mamma e papà quando un problemino di aritmetica non riesce.
Cantare per vivere meglio
Canta che ti passa, questo è un detto popolare di cui solo in tempi recenti, si sono scoperte le fondamenta scientifiche per approvarlo.
Cantare, infatti, sarebbe un nuovo input di salute per chi soffre d’asma e soprattutto per chi ha la necessità di aumentare i propri sbocchi sociali. La parola è passata ora alla scienza.
Imitatori, cantanti e cantanti in erba da sotto la doccia, oppure da auto a squarciagola, sono coloro che hanno fatto da sperimentatori per queste teorie ipotizzate e confermate. Ma vediamo in dettaglio i benefici di chi canta e per chi canta. Il primo punto è legato all’invecchiamento.
Il difficile ruolo di migliore amica
Oggi esaminiamo la condizione psicologica, oltre che quella sociale di una categoria particolare di individui al femminile: le migliori amiche.
Queste ragazze o donne, sempre disponibili, pronte all’ascolto, molto comprensive rimangono spesso sole.
Purtroppo è questa la dura verità, gli uomini, riescono a provare per queste donne solo delle affettuose amicizie, anche se parliamo di ragazze molto spesso carine e di buona cultura. Purtroppo dal punto di vista sociale, quello che le differenzia dalle altre è la loro enorme disponibilità. Purtroppo per loro, però, questo aspetto, fa porre poca attenzione a se stesse e di conseguenza molta più attenzione per gli altri avendo dolcezza e pazienza, anche con chi non la merita.
Timidi si nasce o si diventa?
Timidezza, caratteristica innata? Secondo quanto afferma il dottor Bernando J.Carducci, psicologo, docente alla Indiana University Southeast, non si può nascere timidi per almeno tre ragioni che sono legate a quello che è lo sviluppo stesso di questo tratto. La timidezza, infatti, include l’eccessiva coscienza di sé; un’autocritica negativa altrettanto smisurata; preoccuparsi troppo di se stessi e sempre in chiave tutt’altro che positiva.