Divorzi grigi, lasciarsi a sessant’anni per ricominciare

 Divorzi grigi: lasciarsi a sessant’anni, mettere fine ad una vita di coppia che va avanti da decenni, tra alti e bassi, perché si ha voglia di ricominciare, perché non si è più innamorati, perché si vive male e ci si vuole concedere un’altra chance per essere felici. Scelte coraggiose dettate dal desiderio di costruirsi una nuova esistenza, ora o mai più.

Sono in aumento le separazioni tra coniugi over 60. Della spinta al distacco dal partner di sempre, un taglio netto con il passato vissuto come catarsi e nuovo inizio, parla la dottoressa Marialori Zaccaria, presidente dell’Ordine degli psicologi del Lazio, in un intervento all’Adnkronos Salute. Cosa spinge sempre più coppie a divorziare a sessant’anni ed oltre?

Stress da lavoro, le donne ci convivono

 Stress da lavoro: l’incidenza sulle donne indagata dalla “Prima inchiesta sullo stress da lavoro nel mondo femminile” a cura dell’Assidai e della SDA Bocconi. Su un campione di 400 lavoratrici interpellate dall’indagine, ben il 95,6% sa di che si tratta per esperienza. Una su tre ha affermato che ci convive. Il 62,6% delle lavoratrici ha dichiarato di subirlo in particolar modo in alcuni periodi dell’anno.

Lo stress da lavoro colpisce tutti indiscriminatamente quando il carico di tensione positiva che spinge alla produttività diventa eccessivo, non commisurato al tempo, agli incarichi ricevuti, quando gli oneri della vita professionale soffocano gli altri aspetti del vivere quotidiano. Ci sono delle categorie più a rischio nell’universo lavorativo femminile? La risposta, dedotta dai dati di questa inchiesta, è .

Abbandono, ansia e panico

Parliamo oggi di alcune paure che sono molto costanti soprattutto nelle donne giovani. Molto spesso, questi soggetti, sono vittime di attacchi di panico, crisi d’ansia e paura dell’abbandono.

La buona parte, si rivolge ad un medico oppure ad un professionista della psicologia, ma molto spesso tutto ciò non basta. Quello di cui c’è bisogno è un incremento della forza di volontà.

Uomini: tra sesso e cibo

Pochi giorni fa, vi abbiamo parlato dei desideri degli uomini. Un recente sondaggio svoltosi negli Stati Uniti d’America, ha dimostrato come sia la scala dei valori degli essere umani e soprattutto in che formula avere punto della situazione del relax. Tra le prime informazioni che giungono, è chiaro il ruolo dell’uomo e della sua scala dei desideri. Gli argomenti trattati sono il sesso, il cibo, il sonno e le automobili.

Ebbene, la scala è legata principalmente ad una novità importante: al primo posto, troviamo con enorme sorpresa il cibo, subito dopo troviamo il sesso e poi il dormire…per concludere troviamo anche il primo bene materiale che risulta essere l’automobile.

Emarginazione lascia cicatrici indelebili e genera violenza

 Emarginazione dal gruppo, esclusione dalla vita sociale, episodi di intolleranza: quanto fanno male in chi li vive? Spesso lasciano cicatrici indelebili, un dolore sordo nell’anima che è più vivido di un trauma fisico. Ne parla il dottor Kipling D. Williams, docente di scienze psicologiche alla Purdue University:

Essere esclusi rientra in una forma invisibile di bullismo che non lascia lividi, e quindi spesso se ne sottovaluta l’impatto.

Bugie, come scoprire chi mente

 Bugie: come scoprire se la persona che abbiamo davanti sta mentendo? L’intuito non è certo infallibile per sbugiardare chi mente ed in alcune occasioni non basta per incriminare i bugiardi.
Non parliamo di piccole menzogne, pensiamo ad esempio ai crimini: come fanno i detective a scoprire che la persona sotto interrogatorio sta raccontando frottole? O ancora, all’aeroporto, ad esempio, quando la tempestività in caso di potenziali detentori di armi è fondamentale, come fanno gli addetti alla sicurezza a cogliere al volo tracce di verità distorte sul volto dei passeggeri interpellati sulla detenzione di oggetti pericolosi?

Oltre alla tecnologia (body scanner, metal detector), un supporto fondamentale per scoprire l’inganno arriva dalla psicologia. Il professor R. Edward Geiselman dell’UCLA insegna all’FBI i migliori metodi per smascherare i bugiardi.
Anche se non siete dei detective potrebbero tornarvi utili in questioni personali, che non saranno un affare di sicurezza nazionale ma vi stanno comunque a cuore per sapere se chi avete davanti è sincero con voi. Vediamo qualche dritta dell’esperto.

Essere una brava baby sitter

Oggi continuiamo a parlare di corsi, qualcosa che l’Italia nell’ultimo periodo, sta prendendo veramente a cuore per migliorare la specializzazione dei nostri giovani rispetto a quelli dell’intera Europa e del mondo.

Ebbene, anche per un mestiere troppo spesso sottovalutato, è nata una classe di corsi dedicati al miglioramento con il rilascio di cotanto attestato di frequenza e di fine corso. Si tratta di un corso di formazione per baby sitter e per educatrici che è stato organizzato a San Benedetto del Tronto, dalla collaborazione tra Centro Famiglia, dall’associazione Coccinella e dalla Comunità S. Gemma, in collaborazione con il Forum delle associazioni familiari e con il Centro servizi per il volontariato.

Usare la mente per fare soldi

Oggi parliamo di un evento un po’ datato, ma che ha riscosso interessanti presupposti per comprendere il rapporto tra mente e soldi. Parliamo del Millionaire Mind Intensive tenutosi a Bologna con T. Harv Eker.

L’idea è quella dei seminari legati allo sfruttamento delle opportunità di pensiero, legate al mondo del lavoro e al mondo del denaro. Il corso di cui parliamo, sarebbe legato quindi a quella sorta di iniziative di formazione sull’area motivazionale e delle risorse umane che tante volte viene sottovalutata, oppure utilizzata in maniera poco attiva.

Chi legge ha migliori prospettive di lavoro

 Leggere per arricchirsi, ampliare gli orizzonti, guardare al mondo ed ai suoi personaggi da diverse angolazioni, differenti culture, opposti ma non necessariamente contrapposti modi di vivere, di pensare, di affrontare le domande che assillano l’umanità.

Leggere per avere accesso a nuovi mondi ancora inesplorati, costruire realtà altre nella mente che si fa sempre più sconfinata e libera. Leggere, sin da giovanissimi, anche per avere migliori prospettive di lavoro in futuro. A scoprire quest’ultimo, l’ennesimo punto a favore della lettura è stato un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente alla prestigiosa University of Oxford.

La felicità del DNA

In questi giorni, vi abbiamo parlato di geni, DNA e soprattutto educazione. Questi i cardini principali della felicità. Si è dimostrato però che il DNA è il primo ed unico gestore della felicità dell’essere umano. Ovviamente non è una realtà scientifica certa, ma legata non solo al concetto di emotività ed all’interiorità della persona. Quindi, non solo il cervello è indice del nostro benessere psicologico, ma il fisico ha la necessità di dare input benefici al nostro spirito.

Chi riesce ad essere sempre felice, ma principalmente riesce a farsi scivolare addosso tutti i problemi, non passa in rassegna il tutto attraverso la macchina pensante del cervello, bensì, il tutto è mediato dal proprio DNA.

Fobie, in terapia con gli avatar: pub e voli virtuali

 Fobie: un’arma in più per il trattamento delle paure patologiche sfrutta la tecnologia del mondo virtuale per sconfiggere i timori ossessivi e fortemente limitanti della vita reale. Per la precisione lo fa grazie agli avatar.

Willem-Paul Brinkman, ricercatore della Delft University of Technology, sta lavorando alla Virtual Reality Exposure Therapy, VRET. Vediamo in cosa consiste, cosa cura nello specifico e quali sono le potenzialità di questo trattamento.

Empatia di coppia: pro e contro

Guardandosi intorno, ci si ritrova a guardare spesso delle coppie di lunga durata che hanno una caratteristica peculiare: quella dell’assomigliarsi, in aspetto, atteggiamenti, modi di vivere…ed anche salute.

Lo stato della salute emotiva e fisica di uno dei due partner, influisce in maniera positiva o negativa quando c’è amore. Le coppie che durano da molto tempo, quindi, sono legate non solo dal rapporto in se, ma anche da una serie di realtà empatiche, non visibili ad occhio umano, che le rende completamente simili e soprattutto fa si che la stessa coppia sembrasse vivere in simbiosi. Oggi a questo proposito, analizziamo uno studio statunitense, pubblicato sulla rivista American Psychological Association, Health Psychology.

Sesso, cibo o sonno: a cosa pensano di più gli uomini e le donne?

 Sesso, cibo o sonno: a cosa pensano di più gli uomini e le donne? Una risposta immediata farebbe propendere, come ci hanno insegnato certi schemi comuni di pensiero, ad affibbiare ai maschi la prima opzione, senza alcun indugio. Il sesso è il chiodo fisso degli uomini, gli uomini pensano sempre a quello, hanno sempre in testa un solo pensiero davanti a una donna et similia: quante volte ci siamo imbattuti in frasi simili e stereotipi ben saldati su questo schema?

Ma è davvero così? A metterlo in dubbio, contestando il metodo di studio che ha condotto a questa convinzione, è una recente ricerca effettuata da un’équipe di psicologi afferente alla Ohio State University.

Gambling, il meccanismo cerebrale del gioco d’azzardo allo scoperto

 Quando un gruppo di giocatori si riunisce intorno a un tavolo della roulette, ognuno punta su determinati numeri per diversi ragioni. Alcuni sfidano la sorte con un numero fortunato che li ha fatti vincere in passato, altri cercano di scovare, in base alla storia recente di vincite, un modello, uno schema di gioco valido.

Le scommesse basate sulla convinzione che uscirà un determinato numero, in base alle precedenti uscite, si basano su un processo che gli esperti hanno definito fallacia del giocatore. Scommettere sul numero che ha fruttato delle vincite in passato si basa invece su un meccanismo definito apprendimento per rinforzo.