Lo stress rende impotenti

Lo stress per quanto abbiamo detto questa mattina, se portato dal lavoro potrebbe fare bene perché allungherebbe la vita. D’altro canto, oggi vediamo anche un’altra ricerca che per gli uomini non è proprio rincuorante.

Sembra infatti che un maschio su tre dopo i 50 anni, risulta essere impotente. Le cause potrebbero essere tra le più diverse e soprattutto dipendenti dal tipo di vita che l’individuo fa. Fatto sta che comunque lo stress ha un ruolo molto importante nella vita sessuale dell’individuo. Stiamo parlando di un rapporto uomo – sesso che va a corrompersi per il troppo stress e non bastano quindi il circa milione e mezzo di pastiglie di “aiuto” come il Viagra, il Cialis e il Levitra.

Il lavoro allunga la vita

Secondo una recente ricerca portata a termine dall’Università della California di Riverside, il lavoro sarebbe una manna dal cielo per gli esseri umani. Il luogo comune, vuole infatti che lavorare troppo fa male, che è un deterrente per accorciare la propria vita, che aumenta lo stress ed affatica il cuore. Ma tra le scoperte che cambiano il senso della nostra vita, ecco che arriva da Riverside questa sorprendente novità, che secondo gli autori stessi, è sensazionale.

La ricerca pubblicata in un libro prende il titolo di: “The Longevity Project: Surprising Discoveries for Health and Long Life from the Landmark Eight-Decade Study”. Questa è stata diretta da Howard S. Friedman e Leslie R. Martin, due ricercatori californiani.

Stress da ora legale per i giovani internauti

 Stress da ora legale. A risentirne saranno maggiormente i giovani internauti, quelli che al pc fanno le ore piccole. A dirlo è Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, Presidente dell’Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, che ci spiega perché l’organismo risente dello spostamento delle lancette dell’orologio un’ora in avanti:

E’ innaturale, afferma la Vinciguerra. L’essere umano fa fatica ad abituarsi perché subisce una sollecitazione violenta. Chi avrà maggiori problemi di adattamento saranno i giovani che già dormono di regola molto poco. Soprattutto coloro che navigano su Internet fino a tarda notte. Con l’ora legale perderanno ancora di più il sonno.

E sull’umore che effetti avrà l’ora legale?

Stress in ufficio, esercizi alla scrivania con la desk gym

 Stress da lavoro ed in particolare da scrivania. Stare seduti molte ore al giorno non permette di sciogliere la tensione muscolare e liberarsi delle energie negative che minano l’equilibrio psicofisico.

Da una recente indagine condotta dall’Osservatorio ADI-Nestlé sulla forma fisica e le abitudini alimentari risulta che ad essere più penalizzate dalla vita sedentaria sono le donne che, seppur molto più attente allo stile di vita, sono quelle che pagano maggiormente le conseguenze di troppi impegni, non riuscendo a ritagliarsi qualche ora a settimana per fare dell’attività fisica con regolarità.

Come fare successo (parte 2 di 2)

Tornando a bomba sul nostro excursus nel mondo del successo, andiamo a porre queste famose domande che possono aiutarci a diventare leader in determinate situazioni, nella vita privata, in quella lavorativa e soprattutto in quella sociale. La prima domanda è sicuramente legata a quali obiettivi ci vogliamo porre. Avere un’idea chiara di quello che si vuole fare e soprattutto progettare il futuro rimanendo con i piedi per terra e soprattutto considerando gli imprevisti già aiuta tanto. Porsi degli obiettivi di breve scadenza per potere ogni tanto fare il punto della situazione e domandarsi se si sono portati a termine gli obiettivi oppure è il caso di ricominciare da zero.

Seconda domanda da porsi sicuramente è domandarsi, il cosa si deve fare per avere il successo, o meglio per evitare di fallire nuovamente quando ci siamo persi di strada.

Innamorarsi di un amico

 Esiste l’amicizia tra uomo e donna? Ovviamente sì. L’amletico dubbio, è amore o amicizia?, sorge quando i rapporti si fanno sempre più stretti, magari entrambi single, si inizia a frequentarsi più assiduamente e la presenza dell’amico sostituisce quella del partner, tanto che è difficile riuscire a separare le due figure se si escludono quei due tasselli mancanti ma fondamentali: la dichiarazione esplicita dei propri sentimenti ed il sesso.

Dichiararsi ad una persona che ci attrae non è mai semplice. A volte, quando l’attrazione è reciproca non ce n’è affatto bisogno ma accade più spesso che l’interesse sia inizialmente unidirezionale. Se non c’è un sentimento di amicizia a frapporsi tra noi e l’oggetto del nostro desiderio, il rischio viene corso con la consapevolezza che, in caso di rifiuto, non si avrà granché da perdere. Brucerà un po’ ma probabilmente non sorprenderemo più questo no vagare nella nostra vita. Diverso è il discorso se ci si innamora di un amico.

Come fare successo (parte 1 di 2)

Nel nostro vivere quotidiano sembra essere interessante analizzare i nostri amici, colleghi e familiari per esaminare il loro percorso, per capire come si è cresciuti e come si è migliorati o come si è peggiorati. Data l’imprevedibilità degli anni a venire può essere interessante trovare una continuità nel proprio essere per cercare di migliorarsi e fare bene per se e per gli altri. Oggi sicuramente non siamo qui per proporvi e-book in acquisto per avere successo, ma semplicemente per guardare insieme la strada per raggiungere un benessere interiore che potrebbe portare a risvolti positivi nella propria vita.

In molti pensano che sia importante pianificare tutta la propria vita, oppure attuare delle strategie o semplicemente porsi degli obiettivi, ma non si è mai pensato al fatto che la vita è fatta di imprevisti e proprio quelli sono sempre dietro l’angolo e vanno considerati per avere successo nella vita. I problemi che riguardano il trascorso attuale e passato sono un buon punto di partenza per analizzare se stessi e quindi per cercare di migliorarsi ed avere successo nella vita.

Fobie strane, la paura del telefono e delle parole troppo lunghe

 Continuiamo il nostro viaggio nelle fobie più strane ed impensabili, raccontandovi di un episodio curioso che vede protagonisti i fobici del telefono, ovvero gli affetti da telefonobia, una paura irrazionale, persistente ed assolutamente ingiustificata dei telefoni.

Una paura singolare, non c’è che dire, ma ancora più singolare è quanto proponeva come soluzione un sito americano, specializzato nel supporto dei pazienti colpiti da attacchi di panico e fobie varie: Chiamaci, con tanto di numero verde a caratteri cubitali, e oseremmo dire minacciosi per un telefonofobico.

Elenco delle fobie strane (parte 2 di 2)

Abbiamo parlato delle fobie più diffuse e mentre le abbiamo esaminate in ordine alfabetico, sicuramente ci siamo resi conto di quanto possono essere strane a volte alcune cose che per alcuni individui sono semplicemente pane quotidiano. Continuiamo quindi la nostra analisi alfabetica delle fobie a partire dalla lettera L:

  • La Leucofobia è la paura del colore bianco.
  • La Nefofobia è la paura delle nuvole.
  • L’Ommetafobia è la paura degli occhi.

Talento, naturale o frutto di un duro lavoro su se stessi?

 Talento innato o maturato? O entrambi? Non è sufficiente avere la stoffa per emergere. Bisogna che qualcuno la scopra e la valorizzi, bisogna coltivarla e lavorare duro, allenandosi continuamente e lanciandosi in sfide sempre nuove, avere il sostegno della famiglia in questo percorso sin dall’infanzia e, ultimo, ma non da meno, trovarsi al momento giusto nel posto giusto per poter cogliere al volo le opportunità.

Questa è la ricetta per il successo di Karl Anders Ericsson, docente di psicologia della Florida State University. Ericsson è convinto che il talento naturale non esista. La memoria e l’intelligenza di molte persone di talento non sono affatto superiori alla norma, e quelli che sul palco piuttosto che in campo o in ufficio mostrano come una dote e una capacità innata altro non sono che il frutto di un duro lavoro su se stessi, finalizzato al potenziamento di una passione (quella si che è innata!), di un sogno, di una particolare predisposizione fisica a questo piuttosto che a quello sport.

Elenco delle fobie strane (parte 1 di 2)

Oggi parliamo di un argomento particolare, come le fobie più strane e curiose del mondo. Ma partiamo dall’etimologia del termine fobia. Dal greco significa paura e si tratta di una paura irrazionale e continua di certe situazioni fisiche e psicologiche. Il sintomo è quello di scappare dall’oggetto che rende il timore forte. La crisi fobica può intervenire in diverse situazioni e parliamo di quelle più comuni distinguendole in ordine alfabetico:

  • L’Acatartofobia è l’avversione per lo sporco e per la polvere.
    L’Agrizoofobia è la paura degli animali selvatici.
    L’Amaxofobia è la paura di guidare.
    L’Athazagorafobia è la paura di essere dimenticati o ignorati, o di dimenticare.
    L’Aurofobia: avversione per l’oro.

Paura delle radiazioni, rischio psicosi e abuso di farmaci

 Paura del terremoto, paura della guerra, paura dell’altro, paura di attentati, quante le paure che, come un’onda anomala, stanno travolgendo in questi giorni le nostre certezze, i nostri confini, quella serenità data dal rapporto tra l’io ed il mondo, spezzata, a detta degli esperti, dal conflitto e dai timori, quella costante sensazione di essere in pericolo che genera ansia, tensione e alimenta le fobie.

Ultima, ma non da meno, è la paura della nube radioattiva attesa in queste ore sull’Italia. Come vincerla? Gli esperti consigliano in primis come non vincerla, ovvero non ricorrendo all’abuso di farmaci.

Combattere la solitudine, i cibi che fanno bene al cuore

 Rifugiarsi nel cibo spazzatura, quando si è tristi o ci si sente soli, non è mai una buona idea. Mangiare per riempire il vuoto è sicuramente deleterio per via delle conseguenze sulla salute sia psichica che fisica. Quantità esagerate di gelato e cioccolata non sono un’alternativa alla carenza d’affetto che solo un buon rapporto con se stessi e poi con gli altri possono colmare.

Guai però a demonizzare il cibo. Il cibo è un alleato delle nostre emozioni, è legato alla vita sociale, al benessere, al piacere. Nelle giuste dosi e proporzioni e rispettando eventuali limitazioni imposte da un regime dietetico dettato da disturbi di salute o dieta dimagrante, alcuni piatti riescono a regalarci buon umore, stimolando la produzione di serotonina.

Migliorare l’autostima (parte 2 di 2)

Dopo aver capito cos’è l’ego e come vogliamo diventare, è giusto spiegarvi con poche semplici regolette, o meglio degli esercizi, come fare per reclamare la propria esistenza nel mondo, senza soffrire e senza far soffrire gli altri.
David Marcum e Steven Smith consigliano tre esercizi nel loro volume “Egonomics. Quando l’autostima è la nostra migliore risorsa” edito da Sperling & Kupfer, e noi li riproponiamo.

Il primo esercizio è quello di bilanciare il lato positivo e quello negativo dell’ego. Se siamo pronti ad aiutare noi stessi, saremo pronti anche ad aiutare gli altri e quindi ecco che andiamo a lavorare per noi e per il bene pubblico. La necessità è quella di essere sinceri con se stessi rispondendo a due semplici domande: la prima è “Non mi metto mai in discussione, per nessun motivo, perché…” , la seconda invece è “Pur avendo stima di me stesso, trovo giusto accogliere critiche e appunti, per esempio…”.