Paura di volare, l’aviofobia. Un timore molto comune (colpisce sei italiani su dieci) che affonda le radici nell’angoscia che deriva dal senso di impotenza, una volta in volo, quel sapere di aver affidato il proprio destino ad un velivolo ed al pilota che sfidano il vuoto, appesi ad un’incertezza, tenendo con il respiro sospeso fino al momento dell’atterraggio, incolumi.
Quando arriviamo a destinazione, dopo aver viaggiato in auto, fateci caso, non ci sentiamo dei miracolati come quando scendiamo dall’aereo. In tal caso, all’arrivo, ci sembra quasi di essere sopravvissuti.
Paura dei cambiamenti, come affrontarla
Paura di cambiare, spesso la associamo al timore di vedere la nostra vita peggiorare, eppure l’ansia e l’angoscia più opprimenti spesso si provano proprio verso il miglioramento delle nostre condizioni. Perché non è difficile intuirlo: un cambiamento positivo richiede uno sforzo, chiama in gioco la paura di sbagliare, di rischiare, può finire con un fallimento, far incorrere in una delusione che in quel momento ci sembra peggiore dello stato attuale, l’esistenza piatta di chi non si mette in gioco per paura di perdere. Per evitare di chiudere la porta al miglioramento, restando immobili ed accettando un’esistenza mediocre, senza nuove sfide, l’ideale è conoscere il nostro nemico.
L’amicizia tra uomini e donne è possibile?
Amicizia tra uomini e donne: è possibile o è solo un’illusione fatta di inutili complicazioni? Ma che disastro io mi maledico, ho scelto te una donna per amico, cantava un indimenticabile Battisti, e gli psicologi sembrano dargli ragione. Non perché l’amicizia tra maschi e femmine sia impossibile, piuttosto perché generalmente le cose si complicano e si superano, magari inconsciamente, i confini generalmente fissati tra due persone che sono soltanto amiche. E non si parla solo di attrazione fisica, quella in fondo è marginale perché se fosse stata così forte sin dal primo incontro, non si sarebbe arrivati nemmeno a stringere un’amicizia ma sarebbe scattata subito la scintilla della passione.
Benessere psicologico, tutti i benefici degli animali domestici
Benessere psicologico, quali benefici ci derivano dagli animali domestici? Numerosi studi hanno indagato questa relazione, scoprendo innumerevoli vantaggi dal possedere un cane piuttosto che un gatto o un qualsiasi altro pet. I nostri amici a quattro zampe contribuiscono ad alleviare lo stress e l’ansia che ci affligge quando dobbiamo superare una prova difficile, un esame per uno studente, ad esempio, o una lunga convalescenza per un paziente. La pet therapy aiuta i bambini e gli anziani con problemi cognitivi, i soggetti autistici, le persone affette da demenza senile, da disturbi psichiatrici e difficoltà di comunicazione.
Come lasciarsi, le frasi da evitare
Come lasciarsi e mettere la parola fine ad una storia d’amore: se la decisione è presa e se insieme si sono vissuti tanti bei momenti perché rovinare tutto lasciando un pessimo ricordo e banalizzando un rapporto con le solite frasi fatte banali? Essere lasciati fa soffrire, certamente, sempre, ma è ancora più umiliante se all’improvviso una persona con cui abbiamo condiviso l’intimità, le gioie e le difficoltà, ci liquida con frasi da film, sms standard e le solite scuse utilizzate per troncare in maniera indolore ma che sortiscono l’effetto contrario: scatenare il risentimento dell’ex che penserà non ci siamo nemmeno presi la briga di essere originali.
Amore ed autostima, difficile amare un insicuro
Amore ed autostima: se è difficile amare qualcuno quando non si ama se stessi, è ancora più difficile voler bene a qualcuno che non si ama e che ha scarsa stima di sé. Ne parla il dottor Mark D.White, psicologo americano autore di Iron Man and Philosophy: Facing the Stark Reality (The Blackwell Philosophy and Pop Culture Series). Se vi siete innamorati di una persona profondamente insicura, che non crede in sé stessa e tende a sminuirsi di continuo, potrebbe venirsi a creare un rapporto basato sulla dipendenza affettiva.
Strategie di comunicazione di un leader, la voce
Un leader: come dovrebbe parlare in pubblico, con quale tono, quali i gesti, quali le espressioni che accompagnano le parole? Ne parla Nancy Ancowitz, business communication coach, autrice di Self-Promotion for Introverts: The Quiet Guide to Getting Ahead. L’esperta spiega che gli introversi hanno la tendenza a parlare più lentamente e con estrema calma, al punto che spesso si sentono invisibili, come se nessuno li avesse ascoltati. Un leader, invece, deve farsi ascoltare e anche dare una certa enfasi ai suoi discorsi. Come fare a parlare da leader?
Navigatore satellitare, GPS manda in tilt memoria del cervello
Navigatore satellitare: spesso ci ha fatto imprecare perché ci suggeriva con una certa nonchalance di svoltare a destra quando l’unica cosa che vedevamo alla nostra destra era un burrone. Ma c’è di peggio: usare il GPS per orientarsi e lo faranno in tanti sicuramente in vacanza, specie in luoghi che non sono familiari, può essere una potente arma di distrazione per il cervello che a lungo andare può influire sulla memoria e mandare in tilt il nostro di sistema di orientamento. A dirlo è una recente ricerca effettuata da un’équipe di psichiatri della McGill University di Montreal.
Come vestirsi per un colloquio di lavoro
Come vestirsi per un colloquio di lavoro? L’abbigliamento influenza, nostro malgrado, l’immagine che offriamo agli altri. Se nel caso di amici e conoscenze approfondite, il modo di vestire non ha un grande impatto, nel caso di un primo giudizio su una persona e di approcci superficiali come avviene durante i colloqui, può giocare un suo ruolo, se non determinante, incisivo quando si tratta di confronti tra due candidati, con le medesime referenze ma vestiti diversamente. Un esempio? Per quanto riguarda il giudizio sulla professionalità di una donna, purtroppo, pesa ancora oggi il modo di vestirsi.
Stress, in vacanza solo relax e riposo per la mente

L’estate è arrivata ed aumentano continuamente le richieste ad hotel, ostelli, bed & breakfast per i pernottamenti di giovani e meno giovani. Il meteo, dal canto suo, ci va giù pesante e di conseguenza anche chi non aveva ponderato di andare in vacanza, si vede costretto a scendere a compromessi con il mutuo da pagare ed andare a mare.
Colloquio di lavoro? Una passeggiata… nei boschi con Zuckerberg!
Colloquio di lavoro? Meglio dell’ufficio, asettico e formale, una passeggiata nei boschi. Forse per mettere a loro agio i futuri pezzi grossi del gigante dei social network, Mark Zuckerberg, che non smette mai di stupirci, riserva, per il primo approccio con potenziali dipendenti, una tranquilla chiacchierata in mezzo al verde. Certamente distensiva per la mente, dal momento che l’ansia per un colloquio di lavoro, tra l’altro un faccia a faccia con il padre fondatore della piattaforma più famosa al mondo, certamente deve essere piuttosto sentita dai candidati.
Rabbia in musica per la fine di un amore

Rabbia, quella sensazione di calore che infiamma e che sembra pervadere i pensieri, offuscando la capacità di essere razionali, un’emozione travolgente inserita tra quelle negative ma che spesso va vissuta ed incanalata per recuperare dopo una delusione, una sconfitta, un momento no. Pensando ad esempio ai sentimenti contrastanti che assalgono per via della fine di un amore. La rabbia, specie se c’è stato un tradimento o la rottura è stata brusca, incomprensibile e soprattutto nel caso si sia stati lasciati, figura sicuramente tra le emozioni provate con più intensità.
Divorzio consensuale, in hotel per il fine settimana con la Spaccacuori
Divorzio consensuale: può una separazione essere indolore? Quasi sicuramente no, però c’è chi promette di alleggerire il peso di pratiche burocratiche, lo stress del distacco, il vuoto della fine di un amore, offrendo una risoluzione rapida del legame in un solo fine settimana, attenuando tristezza ed ansia con un soggiorno, in camere separate ovviamente, in un hotel di lusso. Succede in Olanda. Loro sono gli spaccacuori, un’azienda che ha mutuato il nome dal famoso pezzo di Elvis Presley, Heartbreak Hotel. Il team si mette a disposizione delle coppie che hanno deciso di farla finita, mettendo un punto definitivo ad un rapporto ormai logoro.
Depressione post partum, un test per scoprire se si è a rischio
Depressione post partum: quella sensazione di profonda disperazione, inutilità, quel senso di vuoto e quell’umore depresso che può affliggere le neomamme, minando l’equilibrio psicofisico e impedendo di godere appieno delle gioie della maternità. Come scoprire se si è a rischio e se è il caso di contattare uno specialista per ricevere supporto psicologico e le cure del caso? Esistono diversi strumenti, tra cui test che è possibile svolgere da sole, ovviamente con estrema sincerità, ed in base al punteggio conseguito capire se è arrivato il momento di chiedere aiuto al medico.