Influenzare i piccoli per renderli ottimisti

 

L’ottimismo è il profumo della vita” diceva Tonino Guerra in un noto spot. Questa frase è sicuramente rimasta come un must nelle nostre teste, quello che però non tutti sanno è che l’ottimismo si impara da piccoli.

A dimostrarlo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori australiani dell’Università di Melbourne  e del Royal Children’s Hospital coordinati dal dottor Patton e pubblicato sulla rivista Pediatrics. Ogni individuo, ogni giorno deve scegliere con quali occhi guardare il mondo e di conseguenza rendersi la giornata positiva o positiva.

Siate felici e vivrete più a lungo

  

La gioia di vivere cos’è? Potremmo darne sinceramente una definizione che non sia da dizionario? La letteratura, la filosofia e in tempi più recenti la psicologia clinica, hanno indagato l’animo umano quasi esclusivamente per le sue interazioni con il dolore e come questa condizione influisca nelle scelte e nelle percezioni.

Negli ultimi anni però una branca della psicologia s’è posta l’obiettivo di studiare, comprendere ed analizzare il benessere psicologico e ciò che lo determina.

Inutile sottolineare (ma con un po’ di buon senso lo riconosciamo tutti) che la “contentezza di sé” non è certo determinata dall’agiatezza economica e da una particolare e brillante carriera.

La marginalità di questi aspetti ne escono rinforzati dalle ricerche che Martin Seligman, docente di psicologia dell’Università della Pennsylvania ha condotto. Vi sono persone contente anche tra i poverissimi del mondo e la felicità paradossalmente non “si lascia condizionare” dall’essere in salute, dall’età o dalla piacevolezza fisica né dalla cultura.

 

Autostima: il segreto è migliorarsi, non essere perfetti

 Tutti noi conosciamo l’influenza che l’autostima esercita sulla vita e le relazioni interpersonali, il suo ruolo è così determinante da far passare altre caratteristiche come bellezza o status socio-economico in secondo piano. Tuttavia l’autostima è tanto ambita quanto difficile da ottenere perchè guidiamo il nostro comportamento verso la perfezione e non verso il miglioramento.

Come si diventa ottimisti?

Il pessimismo è un atteggiamento disastroso: non ci permette di aspirare al successo, ci rovina i momenti più belli gettando un’ombra sul futuro, ci rende sgradevoli alle altre persone. Tuttavia, non si tratta di una condizione scritta nel nostro DNA: smettere di pensare sempre in negativo è possibile. Anzi, è doveroso.

Fallimento e successo, 3 verità su un legame naturale e necessario

 La vita di ogni giorno è fatta di vittorie e fallimenti e spesso purtroppo questi ultimi si presentano con maggiore frequenza; un insuccesso di per sè non è mai piacevole e ci influenza negativamente diminuendo la nostra autostima e frenando sogni ed ambizioni.
Quello che però trascuriamo è la vera entità del fallimento e in particolare che abbiamo la possibilità di trasformare il muro dell’insuccesso in opportunità; ecco quindi le 3 verità del legame tra fallimento e successo.

Ansia, come trasformare la tensione in energia positiva

 L’ansia è uno dei più grandi ostacoli alla nostra produttività, fa sembrare ogni cosa molto più difficile di quanto sia realmente e ci porta a favorire il pessimismo anche nelle cose più banali. Fortunatamente però possiamo scegliere se lasciare che l’ansia prenda il controllo o renderci conto che spesso il malessere che proviamo non è causato da problemi seri ma dal fatto che non sappiamo gestire la nostra energia e le nostre emozioni; ecco dei consigli su come trasformare la tensione in forza.

Studi sull’ottimismo, perchè è importante pensare positivo

Quando parliamo di ottimismo possiamo individuare reazioni molto diverse tra un individuo e l’altro, si tratta della distinzione tra chi vede il famoso bicchiere mezzo pieno e quindi assumerà uno stato positivo e chi invece tenderà a sminuire l’importanza dell’ottimismo. Queste persone, stufe dei problemi che le assillano, adottano un atteggiamento pessimista per autodifendersi ma finiscono per perdere molto, vediamo perchè.

Il bicchiere mezzo pieno

Se state pensando ad avere un bambino ponetevi prima l’amletico quesito, il bicchiere lo vedete mezzo vuoto o mezzo pieno? sembra che dalla risposta a questa domanda si possa prevedere come sarà l’umore dei propri figli.

Positività, i 5 errori che ostacolano l’ottimismo

 Ognuno ha il suo proprio stile di vita e di pensiero, ed è è risaputo che l’ottimismo migliora la nostra esistenza e quella di chi ci sta accanto. Eppure cercare il bello della vita, in particolare nei periodi bui, può rivelarsi una meta irraggiungibile.

Ciò accade soprattutto quando facciamo di tutto per stare bene, quasi ci imponiamo di essere positivi ma veniamo subito ostacolati; esistono infatti alcuni errori comuni a tutti che intralciano la nostra ricerca della felicità.

Ottimismo: il bicchiere è davvero mezzo pieno?

 L’ottimismo ci permette di pensare e vivere in modo più sereno e appagante. Non ci sono dubbi sul fatto che l’ottimismo possa rappresentare un vantaggio importante nel raggiungere un buon grado di benessere psico-fisico.

Addirittura, chi vede il bicchiere mezzo pieno ha ricadute positive persino nella salute. Secondo una ricerca statunitense, infatti, l’ottimismo aiuta a vivere a lungo e a raggiungere un’alta qualità della vita.