Solitudine, fa male alla salute

 La solitudine può portare una persona a non prendersi cura di se stessi, nell’aspetto fisico e nella salute, e, secondo una nuova ricerca condotta da John Cacioppo dell’University of Chicago, sarebbe anche direttamente collegata a problemi di salute. Nel suo studio, egli ha infatti riscontrato che la solitudine può portare ad indurimento delle arterie e pressione alta, infiammazioni del corpo e anche problemi nell’apprendimento e nella memoria.

Trauma psicologico, come superarlo

Superare i blocchi, in seguito ad un trauma psicologico, non è sempre un’operazione semplice, tanto più che il nostro continuo “correre” non ci permette di fermarci a comprendere gli eventi della nostra vita che ci hanno toccato profondamente, dando un calcio alla possibilità di stare bene e sentirci sereni.

Ansia, quali sono i sintomi

L’ansia non è solo un disturbo, qualcosa da giudicare necessariamente come un limite, ma può essere anche uno strumento di analisi di se stessi, e quindi essere utilizzata come una risorsa. Almeno un terzo della popolazione mondiale ha avuto o potrà soffrire d’ansia nel corso della propria vita. Questo perché è una condizione fisiologica, utile in molti momenti della vita.

Coppia, come litigare in modo corretto?

Quante  volte litigate con il vostro partner? In una coppia non è sempre tutto rose e fiori. Molto spesso ci sono incomprensioni, litigi, dissidi che non possono far altro che portare la coppia ad incrinarsi. Infatti, quando si ha una discussione con il proprio partner bisognerebbe affrontare in modo giusto il litigio per evitare che questo possa fare davvero molto male al benessere di entrambi. Il problema è uno solo: quando si litiga molto spesso non si può fare a meno di rivangare il passato, riprendere vecchie discussioni, rinfacciarsi degli episodi passati che non ci sono piaciuti.

La sindrome del lavoratore precario esiste

Stiamo vivendo un momento molto particolare per il nostro Paese. In tempi in cui si parla di rettifica dell’art. 18 della Costituzione Italiana, in cui i giovani ne hanno le tasche piene di contratti a tempo determinato e di instabilità del proprio futuro lavorativo, non si può non pensare ad una patologia che colpisce gran parte della popolazione giovanile, soprattutto in Lombardia. Si tratta della cosiddetta Sindrome del lavoratore precario. Coloro i quali si trovano in una situazione “non chiara” a livello lavorativo sono maggiormente soggetti a soffrire di disturbi d’ansia e da depressione.

“Sindrome di Fantozzi”, esiste?

Più o meno tutti è capitato sul lavoro di imbattersi in un ragionier Fantozzi, magari un vicino di scrivania, preso in giro dai colleghi, isolato, se non addirittura escluso dal gruppo. Ma Fantozzi non è semplicemente un personaggio di fantasia, quella del dipendente “capro espiatorio“, infatti, è una figura nota alla scienza, che ne parla più spesso in termini mobbing e bossing.

In Italia boom di maghi, colpa della crisi e dell’anno bisestile…

Gli italiani sono un popolo di creduloni! Complice la crisi economica e le credenze popolari sull’anno bisestile, almeno 3 persone su 10 sono possibili prede di fantomatici maghi, occultisti e giochi d’azzardo. A lanciare l’allarme è Stefano Pallanti, direttore dell’Istituto di neuroscienze di Firenze. La colpa sarebbe da addebitare alla cosiddetta “mentalità magica“, che accomuna tanto la casalinga, quanto il manager in carriera.

Quando non ci si accorge dei propri difetti

 Verrebbe quasi da scomodare il grande filosofo Socrate, e la sua ben nota massima secondo cui “il vero saggio è colui che sa di non sapere”. Già, perchè tutti noi potremmo avere dei difetti (come può essere, appunto, l’ignoranza, per esempio) di cui però non ci accorgiamo, o che non sappiamo di avere. Secondo alcune ricerche, infatti, l’incapacità può rendere anche una persona meno consapevole della sua stessa incompetenza.

Stress, come evitarlo in ufficio

Tra i fattori di rischio dello stress, l’ambiente di lavoro occupa senz’alcun dubbio una posizione rilevante. Tuttavia, grazie a qualche piccolo accorgimento, si può rendere l’ufficio un posto meno “pericoloso” per la propria salute mentale e fisica. Spesso, infatti, quello che genere lo stress non il lavoro in sé per sé, quanto il contesto di relazione con l’ambiente lavorativo percepito come ostile.

Depressione post partum, ne soffre anche il papà

La depressione post partum è un disturbo che colpisce le neomamme, e che è collegato al periodo immediatamente successivo alla nascita del bambino. Tuttavia, esiste una forma di depressione del tutto analoga anche nei neopapà. A suggerirlo, è uno studio condotto dal team di ricercatori della NYU School e pubblicato sulla rivista scientifica “Journal Maternal and Child Health”.

Senso della vista, collegato a quello dell’olfatto

L’attivazione della corteccia cerebrale legata alla vista può migliorare la percezione degli odori, che appartiene al senso dell’olfatto, appunto. A suggerirlo, è uno studio condotto dai ricercatori del The Neuro – Montreal Neurological Institute and Hospital, la McGill University e il Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, pubblicato sul “Journal of Neuroscience”.

Gli uomini preferiscono le donne vestite di rosso

 Il rosso, si sa, è il colore della passione: secondo una ricerca dell’University of Rochester di New York, ciò potrebbe non essere solo un modo di dire, perchè gli uomini troverebbero più attraenti le donne vestite di rosso, poichè riceverebbero inconsciamente il messaggio che sarebbe più facile approcciarle, e correrebbero meno il rischio di essere respinti.

Depressione, si cura con la terapia cognitiva

Circa la metà degli adulti con sintomi depressivi, hanno avuto almeno un episodio simile durante l’adolescenza. La speranza di evitare ricadute, tuttavia, esiste. La terapia cognitiva, infatti, aiuta a controllare le recidive. A sostenerlo, è una ricerca condotta dall’università di Bangor e Oxford, pubblicata sul “Journal of Affective Disorders”.

Lasciare tutto a metà, come evitarlo

Ci sono persone che, appena iniziano una nuova attività, sono pieni di entusiasmo, e per un bel po’ di tempo quasi non fanno altro e non parlano di altro. Poi, però, ad un certo punto mollano tutto per dedicarsi ad altro. Lo stesso destino, immancabilmente, tocca anche alla nuova passione, a quella successiva, e a quella dopo ancora.