Ribelli o rivoluzionari? Dipende dal cervello

Essere ribelli e anticonformisti non è una cosa che si impara, perché ci si nasce. A sostenerlo è un team di studiosi che ha scoperto nel cervello la prima “spia” del conformismo. Piegarsi all’ordine costituito o subire le pressioni sociali dipenderebbe dalla quantità di materia grigia presente in una regione dei 2 emisferi chiamata corteccia orbitofrontale laterale.

Come interpretare i sogni? (terza parte)

Non si finisce mai di stupirsi. È incredibile quanti significati si possono nascondere dietro i sogni che facciamo tutte le notti. Le emozioni, le paure, gli eventi della vita quotidiana, tutto questo influenza ciò che di notte immaginiamo ci stia realmente accadendo. Tra immagini oniriche e realtà molto spesso ci sono delle corrispondenze. Infatti, poco prima vi abbiamo accennato quali possono essere i significati dei sogni che le persone fanno in modo più ricorrente. Tra questi, c’è anche l’ascensore.

Come interpretare i sogni? (seconda parte)

I sogni possono avere diverse funzioni. Infatti, molto spesso ripercorriamo durante la notte un episodio o una vicenda che ha colpito fortemente la nostra esistenza. Di solito, in questo caso, il sogno ha la funzione di analizzare nel particolare ciò che è accaduto facendocelo rivivere. Oppure in altri casi si parla di sogni compensatori, ovvero di momenti o persone della nostra vita che cerchiamo di compensare considerandole da un punto di vista nuovo.

Come interpretare i sogni? (prima parte)

Quanti di noi si svegliano al mattino pensando al sogno che hanno appena fatto? Molto spesso la mattina non ci si ricorda più nulla oppure non si dimentica nessun dettaglio di ciò che ha accompagnato la nostra notte. Da Freud a Jung, la psicologia ha inteso studiare cosa sono i sogni e come interpretarli. Recenti ricerche hanno confermato che durante la fase REM gli individui sognano e questo può avvenire anche più volte durante la notte per un ciclo di circa quindici-venti minuti ogni ora e mezza.

Training autogeno, gli esercizi contro l’ansia

Il training autogeno è una tecnica di rilassamento, che agisce tanto sulla mente, quanto sul corpo. Rilassando i muscoli, infatti, allenta le tensioni accumulate, alleviando ansia e stress, oltre che a migliorare il tono complessivo dell’umore, e la circolazione della respirazione. Gli esercizi di grado più avanzato vanno sempre praticati con l’aiuto di uno psicoterapeuta, quelli più semplici, però, possono essere eseguiti anche da soli.

Paura della felicità, perché succede?

Si può avere paura di essere felici? E’ una domanda che mi sono sempre posta, soprattutto all’indomani di cambiamenti importanti, contro una vita “serena” e senza scossoni. Nonostante l’uomo moderno viva nel benessere, il più delle volte conduce una vita quanto più lontana dalla felicità autentica.

Fobie, come convivere con le “fissazioni”

Le fobie o le “fissazioni” fanno parte della vita di tutti, c’è chi è terrorizzato dai ragni, chi dai cani, chi ha paura di volare, chi ha la sensazione di soffocare negli spazi troppo angusti, e chi, invece, è ossessionato dalla simmetria degli oggetti intorno a sé. Insomma… ce n’è per tutti i gusti!

La dipendenza dai videogiochi porta ad ansia e depressione

 I bambini e i ragazzi trascorrono spesso molte ore a giocare con i videogiochi, e talvolta ciò può diventare una specie di dipendenza; secondo il professor Douglas Gentile della Iowa State University, una simile forma di dipendenza può a sua volta portare ad ansia, depressione e fobia sociale. Quando, però, viene ridotto il tempo dedicato ai videogames, e si gioca con essi per un tempo normale, le condizioni psicologiche del ragazzo migliorano.

Psiche e bambini, l’analisi dei disegni

L’analisi dei disegni dei bambini tra i 3 e i 7 anni permette agli specialisti di fare una prima valutazione delle sue attitudini personali, individuandone il carattere. Come giustamente notò lo psicologo James Sully, lo schizzo di un bambino, per quanto sia grossolano e bizzarro rivela un processo di sviluppo.

Ossessione, ora c’è anche quella da cellulare

Per molti il cellulare è una vera ossessione. La paura di perdere il proprio telefonino o lo smartphone è fonte di ansia soprattutto per le donne, tanto da spingere a controllare ogni tot di minuti se c’è ancora. E’ quanto emerso da alcune indagini condotte per conto di società di sicurezza come la SecurEnvoy e la Lookout Mobile Security, circa l’uso e l’attenzione rivolta al proprio apparato mobile.

Scoprire il tradimento, 7 indizi

Ogni azione lascia sempre dietro di sé una traccia, anche se ben nascosta. Come scoprire, allora, il tradimento del nostro partner? Ci sono 7 segnali, molto spesso inequivocabili, che rivelano l’infedeltà dell’altro. Alla domanda perché si tradisce non si può rispondere in modo univoco. C’è chi lo fa per sentirsi ancora desiderabile, chi, invece perché non è soddisfatto della propria relazione.

L’elaborazione del lutto: le fasi (parte seconda)

Per superare la perdita di una persona cara bisogna attraversare un vero e proprio percorso. Si tratta di un viaggio che il soggetto deve condurre da solo e con l’aiuto di tanti altri soggetti per poter smettere di soffrire. È per questo che vogliamo considerare le diverse fasi che c’è bisogno di attraversare. Innanzitutto, a farla da padrone sono le emozioni, quelle più incontrollabili. Infatti, i soggetti, dopo la perdita, sono sotto shock, si sentono distanti dalla realtà perché il dolore gli fa perdere completamente il contatto con la vita reale.

L’elaborazione del lutto: le fasi (parte prima)

Perdere una persona cara è un evento che sconvolge la vita delle persone. Soprattutto quando si parla di relazioni fondanti, ovvero come quella che può instaurarsi tra i genitori e i figli, il lutto genera un dolore molto forte che sarà poi difficile da superare. Dopo la perdita di una persona dalla propria vita ci sono diverse fasi che il “sopravvissuto” attraversa. Innanzitutto, una grande sofferenza non permette subito di poter tornare con facilità alla propria vita quotidiana.