La gravidanza è un momento molto delicato per la vita di una donna. E’ importantissimo riuscire a non abusare con l’alimentazione. Molte donne sono in sovrappeso e proprio per queste non è facile affrontare tutti i nove mesi di gravidanza. Uno stile alimentare scorretto e ricco di alimenti dannosi non favorisce la salute fisica dello stesso nascituro. È quanto stabilito da una ricerca canadese che ha evidenziato come una gravidanza condotta con un forte sovrappeso e continuando a non fare a meno del vizio del fumo porta ad effetti dannosi sulla vita del neonato.
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Bambini in primina, si o no?
Mandare a scuola i bambini a 5 anni è oramai una scelta sempre più diffusa tra i genitori e non solo perché i figli sono nati a dicembre o a gennaio. I numeri, infatti, parlano chiaro: 1 bambino su 10 entra in prima elementare in anticipo, ma si tratta davvero di un vantaggio?
Il Manifesto dei pediatri è a favore del Web
Oggi vogliamo parlarvi di una recente indagine condotta dal Safer Internet Programme della Commissione Europea. La ricerca ha attestato che nel rapporto che sussiste tra i bambini e il mondo di Internet in Italia ci sono delle evidenti carenze rispetto agli altri Paesi Europei. Infatti, non poca paura e ansia suscita nei genitori l’utilizzo del Web da parte dei bambini ed è per questo che va monitorato e seguito attentamente. Ma è pur vero, secondo i risultati dell’indagine, che in Italia i bambini hanno delle conoscenze informatiche e delle abilità con l’utilizzo del pc molto limitate e carenti, dovute anche ad un’offerta scolastica manchevole rispetto a quella degli altri Paesi UE. I comportamenti che i genitori assumono di fronte al “problema” dell’utilizzo di Internet sono vari. Ci sono i proibizionisti, che vietano categoricamente ai propri bambini di utilizzare il Web privandoli di qualsiasi cosa e non lasciandoli scegliere. Oppure esistono coloro i quali non conoscono bene la Rete e sono ignari di tutti i pericoli che i bambini possono correre. Proprio per evitare entrambe le situazioni appena descritte, la Società Italiana di Pediatria ha deciso di scrivere un Manifesto per far comprendere quali sono i modi giusti di utilizzare il Web.
Giocattoli a Natale 2011: le bambole che insultano
Manca poco meno di un mese al giorno di Natale 2011. Le vetrine dei negozi sono già allestite in tema natalizio, i supermercati iniziano a distribuire volantini con offerte e promozioni su panettoni e cesti da regalare, i negozi di giocattoli cominciano a prepararsi all’assalto di genitori incerti alle prese con i desideri scritti nelle letterine rivolte a Babbo Natale. Come scegliere il regalo giusto? E se il dono richiesto fosse troppo costoso e non lo si può acquistare? Nella vastità delle opportunità messe di fronte ai compratori sicuramente riuscirete a trovare qualcosa. Molto spesso i bambini prediligono la tecnologia e i videogiochi, mentre le bambine non sembrano aver perso l’amore per le classiche bambole. Ma proprio su questo bisogna stare attenti. Vi vogliamo segnalare, infatti, un episodio molto curioso.
Idee regalo: per Natale comprate un e-book
La lettura è un esercizio per la mente e per il corpo. Ad esempio, Vladimir Nabokov, il famoso scrittore russo, sosteneva che avere qualcosa di bello da leggere prima di andare a letto è una delle sensazioni più piacevoli della vita. Oggi le nuove tecnologie e i progressi raggiunti nel mondo informatico ci permettono di ripensare al libro e alla lettura in modo diverso. I fervidi sostenitori della carta stampata restano arroccati nelle loro posizioni: il libro è di carta e non tramonterà mai. Ma sono anni che si parla di fine della carta stampata. Oggi vogliamo parlarvi degli e-book.
Quando dire ai bambini di Babbo Natale?
Ogni anno per i bambini si rinnova l’appuntamento più atteso di tutto l’anno: la scrittura della letterina per Babbo Natale. Ricordo che da bambino attendevo sveglio la notte tra la Vigilia e Natale cercando di vedere da dove riuscisse ad entrare quell’uomo barbuto con tanti regali in mano. Come ogni volta, non riuscivo a vederlo, perché mi addormentavo prima. E la mattina, accanto all’albero, trovavo tutti i regali che avevo chiesto nella mia letterina. Ancora oggi milioni di bambini scrivono i propri desideri a Santa Claus. Ma altrettanti bambini sono già a conoscenza del fatto che Babbo Natale, in realtà, è solo frutto della fantasia. I genitori, quindi, si chiedono a che età e quando è giusto dire al proprio figlio che quell’omone con la barba bianca e le renne che porta i regali a Natale non esiste.
Tic, colpiscono 1 bambino su 5
I tic sono estremamente diffusi tra i più piccoli, colpiscono, infatti, 1 bambino su 5. Si tratta di manifestazioni nervose e crescendo possono creare qualche disagio, tuttavia, secondo una ricerca spagnola pubblicata sulla rivista “Pediatric Neurology”, non bisogna drammatizzare, con il tempo infatti, questo fenomeno tende ad attenuarsi.
Lo smog? Provoca problemi alla vista per i bambini
Asma e difficoltà respiratorie sono delle patologie molto frequenti nei bambini, soggetti più deboli e più esposti a rischio rispetto agli altri. Da una recente ricerca condotta dal primario dell’Ospedale San Giuseppe di Milano e ottimo oculista pediatrico, Paolo Nucci, si è arrivati alla conclusione che lo smog e l’inquinamento sono i principali problemi per la salute di un bambino. Le parti maggiormente danneggiate nei piccoli individui, però, non sono soltanto le parti colpite da forme allergiche o dall’asma, ma soprattutto gli occhi.
Scherzate con i vostri figli, farà bene alla loro salute
È il risultato di una ricerca scozzese che verrà presentato al Festival delle Scienze Sociali a Stirling. Secondo lo studio i genitori devono scherzare con i propri figli, perché questo può fare molto bene alla salute dei bambini. Tutto deriverebbe dal fatto che i bambini devono abituarsi all’ironia per poter affrontare un giorno con maggiore disinvoltura la vita in società.
Genitori, troppe preoccupazioni fanno male
Al Congresso della Società italiana per lo studio delle cefalee è emerso come la maggior parte dei genitori sono troppo preoccupati per la salute dei propri figli. È proprio per questo che si lasciano andare in analisi e controlli eccessivi che in realtà non fanno altro che confondere le idee ed aumentare l’ansia per la risoluzione della situazione. Molto spesso i bambini soffrono di mal di testa.
Genitori, la scelta del nome per il bebè
Avete già scelto il nome per il vostro bambino? Quali criteri vi guidano nella decisione? Meglio chiamarlo come il nonno per non dimenticarsi della tradizione oppure distaccarsi totalmente dai clichè e scegliere un nome che piaccia ad entrambi i genitori? Ci sono anche dei genitori che preferiscono seguire la moda del momento e dare ai propri bebè dei nomi simili a quelli dei personaggi famosi più amati.
Bambini altruisti? Già a quindici mesi
Sembra spesso di vivere in una società dominata dall’egoismo, dove ci si disinteressa delle ingiustizie e delle sofferenze patite dagli altri, ma, in questo senso, una speranza può arrivare forse da chi si è da poco affacciato al mondo, sempre che poi non segua i cattivi esempi che possono venire dagli adulti.
Secondo una ricerca svolta in collaborazione tra il Max-Planch-Institute per l’antropologia evoluzionistica e l’Università di Washington, infatti, già a 15 mesi un bambino potrebbe aver sviluppato il senso dell’altruismo e dell’equità. In precedenza, si riteneva invece che i bambini maturassero tali qualità più tardi, intorno ai 6-7 anni.
Nell’esperimento, a un gruppo di 47 bambini di 15 mesi venivano fatti vedere due brevi video, nel primo dei quali un ricercatore dava dei cracker a dei suoi colleghi, prima distribuendoli in modo equo, poi dandone di più a uno dei due. Nel secondo video, la scena veniva ripetuta con del latte al posto dei cracker.
I bambini guardavano con maggiore attenzione e maggiore sorpresa i video nei quali il cibo veniva distribuito in maniera ineguale. “I bambini si aspettavano un’equa e giusta distribuzione di cibo, e rimanevano sorpresi nel vedere che a una persona veniva dato più latte o cracker che a un’altra”, ha spiegato Jessica Sommerville, professoressa associata dell’Università di Washington, che ha condotto la ricerca.
A scuola di lingue già nel ventre materno
In un mondo cosmopolita, come quello nel quale viviamo, è fondamentale conoscere più di una lingua. In un momento in cui le barriere fisiche tra i popoli sono state abbattute e con un aereo si può andare da un posto all’altro del globo risulta importante imparare a parlare inglese, spagnolo, tedesco, francese e chi più ne ha più ne metta. Molti sanno che l’apprendimento della lingua avviene sin da piccoli.
Intelligenza bambini, l’olio di pesce funziona davvero?
L’alimentazione influisce sullo sviluppo di memoria, intelligenza, facoltà intellettive? In particolare quanto conta l’assunzione di determinati cibi ricchi di determinati nutrienti nel corso della gravidanza, su quella che sarà la capacità di apprendimento, l’intuito ed il ragionamento del bambino? Se lo è chiesto un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente all’Università di Granada, in Spagna, in riferimento nello specifico alle potenzialità in questo senso del tanto decantato olio di pesce che si dice favorisca l’intelligenza del nascituro se consumato dalla madre durante i nove mesi della gravidanza.