Uno spray nasale contro la timidezza

 

Le persone timide sembrano non avere vita facile oggi, anche se molto spesso si nascondono dietro identità virtuali per fare una socializzazione diversa. I ricercatori del Seaver Autism Center for Research and Treatment di Israele e della Columbia University hanno condotto uno studio in sinergia che è stato di recente pubblicato sulla rivista specialistica Psychological Science. Parliamo di una nuova “cura” alla timidezza.

Il segreto per superare questo scoglio starebbe in un componente conosciuto come ossitocina, noto nell’ambiente anche come l’ormone dell’amore. L’ormone in questione è associato ad un aumento dei legami empatici tra genitori e figli, ma le recenti scoperte portano a parlare anche di un aumento di socialità per chi è timido. Le persone con le carenze sociali o le persone autistiche, sarebbero pazienti ottimali.

Ma quanto spendo?

Molto spesso non abbiamo un’idea precisa della nostra situazione finanziaria. Non riusciamo sempre a calcolare l’impatto di numerosi acquisti che, sommati gli uni agli altri, rischiano di svuotarci le tasche senza che si riesca ad esserne perfettamente consapevoli. Inoltre a volte abbiamo le idee confuse sull’ammontare delle nostre tasse e delle nostre bollette. E’ ora di prendere la situazione in mano: grazie a dei piccoli accorgimenti, saremo infatti in grado di fare il punto della nostra situazione economica e di iniziare a gestire con precisione le nostre uscite.

Sigaretta? No grazie!

Purtroppo il vizio del fumo è in aumento. Gli ultimi dati dell’Istituto Superiore della Sanità infatti, parlano chiaro: in Italia sono ben tredici milioni a fumare, il 27% hanno dai quindici anni in su. Le fasce più colpite, sono le giovani e le donne, con una leggera flessione per queste ultime. E non dimentichiamo che il fumo uccide. E che questa frase scritta sui pacchetti delle sigarette, corrisponde assolutamente al vero.

E’ infatti quanto afferma Romano Ricci, presidente di Reach Italia Onlus

Ogni anno muoiono ottantamila persone a causa del fumo.

Nella lotta al tabagismo è dunque importante, altresì informare ma soprattutto prevenire, infatti l’età della prima sigaretta, si è abbassata, arrivando addirittura agli undici anni.

La felicità passa per la cucina

Per il nostro benessere, non è solo importante cosa mangiamo, ma anche il come. Ad esempio, cucinare in coppia può essere un modo per ritrovare l’intesa con il partner: si parla infatti di cooking therapy e l’obiettivo è aumentare la complicità liberando la fantasia tra i fornelli. Non solo: gestire in modo creativo la cucina e i momenti ad essa legati può aiutare a ridurre lo stress legato ai lavori domestici.

Superare gli attacchi di panico è possibile

 

A parlare di questa patologia molto comune agli esseri umani è il Dottor Baranello, scienziato e psicologo italiano, studioso delle teorie emotocognitive che parla di tecniche alternative. Ovviamente parliamo degli attacchi di panico, che colpiscono moltissime persone ansiose e che secondo il dottore dovrebbero poter guarire da questa “pressione psicologica”, senza farmaci e senza il bisogno della psicoterapia. La riabilitazione è basata tutta sulle teorie emotocognitive applicate alla materia clinica psicologica.
Secondo il medico, l’attacco di panico non deve essere considerato come una sorta di malattia, ma semplicemente come una reazione, una funzione fisiologica dell’organismo che qualora venga trattenuta, può creare solo danni ulteriori.

In Giappone la morte la incontri sul web

Pare che il numero di giapponesi che hanno posto fine alla propria vita in gruppo, dopo essersi incontrati su Internet  (la cosa più singolare e inquietante, è che pur essendo tutti degli estranei, non sono tanto spaventati dal dover morire ma che accada in solitudine ; in questo modo l’incontro sul web, dà loro il coraggio per suicidarsi!), purtroppo sia schizzato a cifre impressionanti.

Addirittura il Paese del Sol Levante, si pone al primo posto per il più alto tasso annuo di suicidi. E se nel 2006 si trovava al nono posto assoluto nel mondo, tre anni dopo, il numero dei suicidi ha oltrepassato per il dodicesimo anno consecutivo la soglia dei trentamila.

Differentemente dalla cultura occidentale, quella orientale non ha alcuna preclusione nei confronti della morte autoindotta, non solo: il suicidio era considerato una volta addirittura un rituale che restituiva l’onore ai guerriglieri samurai e oggi è considerata una risposta, terribile a dirsi ma efficace e definitiva al fallimento in amore o nel lavoro. Tali ambiti, per un popolo così competitivo, rivestono un’importanza davvero cruciale: il non riuscire in uno di questi, genera una frustrazione davvero profonda e spesso irrimediabile.

L’autostima passa attraverso il “NO!”

Spesso si crede ed erroneamente, che chi acconsente sempre ad ogni richiesta e non mostra la propria contrarietà, chi nasconde il proprio dissenso, sia di fatto ‘molto gentile’, piuttosto che una persona che non rispetta se stessa o che si vuole molto poco bene.

Per capire se siamo persone estremamente assertive (ma chi lo è, non nutre dubbi al riguardo), basta porsi queste domande: “Dite di sì quando vorreste dire il contrario?”  “Vi considerate così gentili da dover negare a voi stessi qualsiasi sentimento di rabbia?“.  Queste infatti, come sostiene Corinne Sweet, nel suo libro “Come dire di no” (2004, Gruppo Editoriale Armenia), sono le riflessioni necessarie da fare per realizzare se si sia vittime o meno della difficoltà di dire di no. E  non si creda sia un banale problema psicologico, perché purtroppo non lo è affatto e riguarda un gran numero di persone.

Pedalare ti fa bella e magra..

Bastano cinque minuti al giorno di pedalate per tenere sotto controllo il peso delle donne, soprattutto con l’avanzare dell’età e i chili in aumento. L’importante è che quest’attività diventi un’abitudine rispettata e che faccia parte del vissuto quotidiano. Ancor prima delle diete, bisogna abituarsi ad usare la bicicletta per andare al lavoro, a fare la spesa e ogni volta che è possibile. Questa che può apparire come deduzione anche un pò scontata, è in realtà il frutto di una ricerca approfondita, pubblicata sugli Archives of internal medicine da Anne Lusk, della Harvard school of public health, che ha analizzato in 16 anni di osservazione ben 18.400 donne non ancora in menopausa e seguite dal 1986 fino al 2005.

Durante questo periodo, ogni due anni, le partecipanti conferivano riguardo il loro stile di vita e lo stato di salute. Se n’è evinto che coloro che avevano iniziato ad andare in bicicletta anche per soli cinque minuti al giorno, ma in modo regolare, avevano perso mediamente un chilo rispetto alle sedentarie. Inoltre, quando la bicicletta veniva utilizzata per mezz’ora al giorno, l’effetto saliva fino ad un chilo e mezzo in meno. Risultati migliori e duraturi, li ottenevano le donne in sovrappeso all’inizio dello studio, infatti i chili in meno rispetto alla media, erano tre!

Concepire una femminuccia? Ecco alcune accortenze

 

Tante coppie al giorno d’oggi, una volta sposate vorrebbero coronare il sogno di avere un bambino con il sesso a propria scelta. Ebbene non è così facile, tanti papà che aspettano il maschietto si trovano la femminuccia e viceversa. Ovviamente, non è facile canalizzare le proprie energie per avere un maschio o una femmina, ma ci sono tanti piccoli consigli che si possono seguire per tentare di concepire un pargolo del sesso desiderato.

A differenza delle antiche tradizioni che volevano il maschio d’obbligo come primogenito, oggi anche la femminuccia è ben vista dalle famiglie e quindi vediamo una serie di piccoli “trucchi” che non hanno proprio una rilevanza scientifica confermata, ma possono “aiutare” nel concepire una femminuccia.

La mitomania e la megalomania vanno a braccetto!

Ora lui si chiede perché sto con lei? Come ho fatto ad essere così ingenuo e non comprendere i segnali che pure c’erano? L’aveva certo sposata perché s’è dimostrata, dal primo momento, una creaura adorabile e l’ha sposata perché lei lo affascinava con i suoi sogni di gloria. La realtà, invece, non è idilliaca come si prospettava. Il risultato? La moglie non lavora più, s’è fatta licenziare e ora si lancia in spese folli e dilapida tutto quello che le resta (prosciugando il conto in banca), in creme di bellezza. Motivo? Ma ovvio: potrebbero chiamarla come fotomodella. E così il marito attonito, si chiede la ragione di un tale comportamento.

Enrico Smeraldi, primario presso la divisione di psichiatria del San Raffaele di Milano ci spiega che la ragione di tale comportamento da parte del megalomane, è dovuta alla ‘smania’ di voler adempiere un sogno di grandezza, raggiungere un obiettivo indipendentemente dagli altri. Ci spiega infatti che esistono casi estremi, come chi spende moltissimo in virtù di pseudo investimenti, rischiando imprese azzardate o addirittura si licenzia perché si reputa un genio. Una serie di menzogne dunque che non fanno altro che incrementare rischi e pericoli, per sé e la propria famiglia.

Il trauma del cyber bullismo

 

Un recente studio fatto dal National Institute of Child Health and Human Development (NICHD) guidato dal dottor Jing Wang e poi pubblicato sulla rivista settoriale Journal of Adolescent Health, ha portato alla luce, come le vittime del cyber bullismo sono molto più depresse rispetto alle vittime del così detto “Bullismo tradizionale“.

Le violenze fisiche, quelle verbali e la cattiveria dell’esclusione sociale, sono un danno molto forte per chi emotivamente fragile, vorrebbe reagire. Le vittime solitamente si sentono in un costante stato di prostrazione che diviene spesso depressione e porta a problemi molto gravi.

Le bugie? Un atto di difesa

L’uomo conosce la ‘possibilità’ della bugia a partire dai tre anni e lo farà per il resto della via. Ma perché mentiamo? Uno studio americano, ci informa, che mediamente si dicono solo due bugie al giorno. Molto di più invece, quando si risponde ai questionari e questo, al solo scopo di attirare l’attenzione e farsi apprezzare dagli altri. In psicologia, questa si definisce “desiderabilità sociale”.

Tutti mentono, la menzogna, sembrerà strano, ma è necessaria alla vita di società, così come nelle relazioni più intime. Questo naturalmente esclude una personalità manipolatrice, l’importante è essere consapevoli del fatto che si sta mentendo e che la menzogna è amorale. La coscienza di ciò che si sta facendo, segna il confine tra il bugiardo occasionale e quello cronico, che mente con naturalezza, senza farsi problemi.

L’utilità di uno psicologo

 

Purtroppo negli ultimi periodi, con la costante presenza di Internet nella vita delle persone, si sta andando incontro ad una critica costante nei confronti degli psicologi. L’idea che si sta diffondendo è infatti che gli psicologi siano una sorta di “malattia da evitare” e che fa solo buttar via soldi. I meglio noti come “strizza cervelli” stanno diventando quindi brave persone da consigliare, ma sicuramente da non ascoltare con criteri scientifici e soprattutto a pagamento.

Purtroppo questa è una grave perdita per i professionisti che per anni dedicano la propria vita a studiare casi e a dare soluzioni introspettive alle persone.

I bambini? Dei piccoli saggi

A volte guardando i bambini ci domandiamo se è possibile, anche quando sono molto piccoli,  che contengano in sè la cognizione del bene e del male. Può dunque un bambino di neanche un anno e quindi espressione pura e incontenibile di energia e sete di vita, avere la chiara percezione tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? Ebbene la risposta è ‘si’ ed arriva dagli USA.

A sostenere questa tesi infatti sono gli psicologi dell’Infant cognition center dell’Università di Yale (vi è un équipe, una delle pochissime nel mondo che studia la morale dei bambini). Gli specialisti hanno condotto una serie di esperimenti dai quali risulta che i piccini, non solo posseggono un senso morale innato e hanno la capacità di giudicare le azioni altrui ma sono in grado anche di reagire alla bontà e alla cattiveria.