Accettarsi per come si è: questo è il segreto dell’autostima. Molte donne sono troppo insicure della propria bellezza e rincorrono canoni estetici e modelli irraggiungibili che finiscono per rendere sempre insoddisfatte di se stesse. Due donne hanno lanciato una sfida.
Perdere il lavoro: come superarlo (seconda parte)
Perdere il lavoro comporta problemi sia fisici che psicologici. Tra i primi si annoverano nervosismo, irritabilità, affaticamento, fino ad arrivare ad attacchi di panico o alla depressione nei casi più gravi. Nel momento in cui si perde il lavoro per il quale si è investito tempo e risorse bisogna avere la forza necessaria per affrontare la situazione.
Perdere il lavoro: come superarlo (prima parte)
Secondo gli ultimi dati comunicati dall’Istat in Italia salgono a 2,108 milioni i disoccupati. Per la maggior parte si tratta di uomini, anche se sono coinvolte 993 mila donne. Il dato più allarmante, però, riguarda le persone che pur non avendo un lavoro hanno perso la speranza di cercarlo e non ci provano più. Dal 2004, infatti, gli inattivi sono 2 milioni e 897 mila.
Il pensiero positivo aiuta il cuore
L’ottimismo è il sale della vita, lo affermava Tonino Guerra in una notissima pubblicità. A confermarcelo oggi è una ricerca pubblicata su Psychological Bulletin che ha confermato come il pensiero positivo possa contribuire alla salute dell’individuo e in particolare come possa far bene al nostro sistema cardiovascolare. Lo studio è stato condotto dagli studiosi della Harvard School of Public Health che, confrontando un gruppo di soggetti a rischio per le malattie cardiache, hanno considerato che gli ottimisti rischiano di incorrere meno in problemi di salute rispetto a coloro i quali non pensano positivo.
Maria Sandra Mariani, a casa dopo il rapimento. Ma come si può superare un trauma?
E’ atterrata in Italia Maria Sandra Mariani, la turista toscana che è stata rapita a febbraio dell’anno scorso in Algeria. Rapita e tenuta prigioniera per tantissimo tempo ha finalmente potuto riabbracciare i suoi cari. Lacrime di gioia, commozione, questi sono i sentimenti successivi al dramma che la donna e tutta la sua famiglia hanno vissuto nel corso di quest’anno. Ma come superare un trauma di questo tipo? Cosa comporta per un individuo trovarsi ad affrontare un incubo come un rapimento?
Paura del lavoro: come affrontarla
Avete un capo molto esigente? Quando siete al lavoro avete molto spesso paura di sbagliare o di essere ripresi per alcuni errori che avete commesso? La paura sul lavoro è un’emozione diffusissima. Il timore di non essere all’altezza e di poter sbagliare frena l’azione di moltissimi lavoratori.
Come comportarsi al primo appuntamento?
Chi di noi non ha mai avuto un primo appuntamento? Ansia, tensione, timidezza, paura, sono tutte emozioni che ci assalgono nel momento in cui dobbiamo uscire per la prima volta con una persona che non conosciamo molto, ma che ci piace da morire. È per questo che vogliamo darvi alcuni suggerimenti sui comportamenti che è meglio non tenere durante un appuntamento galante.
Le difficoltà nei rapporti possono diventare malattie psichiatriche
Può capitare a tutti di esclamare, qualche volta, “La mia famiglia mi sta rendendo pazzo“. Finora, era solo un modo di dire, ma di qui ad un anno potrebbe garantire un’apposita terapia. Da qualche anno, infatti, è in piedi nel campo della salute mentale un movimento a favore dell’inclusione di una diagnosi chiamata “disordine relazionale” nella quinta edizione del Manuale statistico e Diagnostico dei Disordini Mentali (DSM), che uscirà nel 2013.
Andare in bicicletta fa bene alla salute
È arrivata la primavera e con essa il bel tempo. È per questo che le belle giornate conciliano anche la voglia di fare delle lunghe passeggiate. Ad esempio, uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Yale ha dimostrato come sia importante utilizzare come mezzo di trasporto la bicicletta piuttosto che la macchina.
Lavori poco stressanti: quali sono? (seconda parte)
Allentare la tensione e lo stress lavorativo: queste devono essere le prerogative di tutti coloro i quali hanno un impiego. Si dice che il lavoro nobilita l’uomo, ma troppo può fare davvero male. Molto spesso lo stress è dovuto al fatto che si fa un bilancio della propria vita e non si ritiene di aver raggiunto gli obiettivi sperati in tempo.
Lavori poco stressanti: quali sono? (prima parte)
Molto spesso vi abbiamo parlato dello stress lavorativo e di quanto questo possa compromettere la salute dell’individuo. Infatti, non tutti sono abituati a lavorare sotto pressione e trovano la cosa divertente ed eccitante. È per questo che bisogna scegliere il tipo di lavoro che si vuole fare anche in base alle proprie esigenze fisiche, psichiche, oltre che alle proprie attitudini e competenze professionali. Importante è prima di tutto, quindi, capire cosa si vuole. E inoltre è fondamentale per chi si appresta ad affrontare il mondo del lavoro capire da che punto di vista guarda ad esso e cosa vuole da lui.
La gentilezza ? Può dipendere da un gene
Essere una persona simpatica e gentile non dipenderebbe soltanto dall’educazione ricevuta da piccoli, ma, stand0 a quanto scoperto da una ricerca condotta dal professor Michel Poulin della University of Buf potrebbe dipendere anche da alcuni geni, in particolare da alcuni recettori dell’ossicitocina e della vasopressina che renderebbero più gentili e generosi. Già alcuni studi precedenti avevano dimostrato che l’ossitocina e la vasopressina favorirebbero la generosità; addirittura, l’ossitocina è stata chiamata “la droga dell’amore” o “la coccola chimica” e si ritiene portrerebbe anche ad avere un comportamento materno.
Perché l’amore finisce?
La risposta a questa domanda non è molto semplice da trovare. Diverse sono le motivazioni per cui un amore può finire. Le differenze caratteriali, la gelosia eccessiva, il tradimento, la volontà di non crescere più insieme e di non progettare il futuro insieme, diverse coppie decidono di farla finita e di lasciarsi. La fine di una storia d’amore deve essere elaborata, proprio come un lutto.
Gli omofobici hanno tendenze omosessuali represse
Purtroppo ancora al giorno d’oggi all’omosessualità si accompagnano molti pregiudizi e timori dettati dall’omofobia; secondo una ricerca americana, però, le persone che più mostrano di avere questi pregiudizi, al punto da essere omofobiche, hanno in realtà loro stesse tendenze omosessuali che cercano di reprimere, e per questo sviluppano una tale ostilità verso chi, invece, vive normalmente la sua omosessualità.